La sfida tecnologica raccolta da Italcanna ha portato allo sviluppo di attrezzi con caratteristiche tecniche difficilmente conciliabili sino a pochi anni fa.
Un esempio lampante è la nuovissima Tesla, attrezzo in due sezioni, dedicata alla pesca ma con prestazioni balistiche sbalorditive.
Gli attrezzi da pesca sono sempre più spesso soggetti a compromessi
compromessi dettati dalle scelte dell'utente:
- taluni preferiscono la potenza affrontando zavorre impegnative, esche ingombranti, onde ed alghe.
- altri preferiscono situazioni più rilassanti avendo come target grufolatori di media taglia
sulla lunghissima distanza su spiagge bassissime magari con piombature sottodimensionate.
- Senza parlare di spiagge profondissime, magari con fondale sporco dove la preda
(spesso gronghi o murene) deve essere forzata senza riguardo.
Questo per dire che con la Tesla abbiamo cercato di progettare una canna che coprisse la maggior parte delle situazioni che un pescatore possa incontrare dalla costa.
La punta infatti è estremamente sensibile, la canna è regale sul picchetto, a mare calmo segnala ogni minimo movimento, assorbe in maniera perfetta
l'onda spezzata e si dispone in maniera corretta assecondando la corrente.
Alle prese con spikes o prede notevoli da estrarre dal proprio santuario roccioso, la punta fa invece spazio al sottovetta, pazzescamente veloce e pronto.
Il segreto di questa canna è appunto questo:
punta corta e molto accondiscendete ma arco di una velocità di risposta impressionante per far lavorare la cima, manico importante ma non impossibile.
Nell'insieme la velocità di risposta della canna è infatti estremamente rapida con un ritorno privo di rimbalzi, sia con piombature leggere
(90-100g) che all'estremo del range (175 g + esche).
Nel lancio non è particolarmente impegnativa, ovviamente in funzione della fascia di potenza, mentre l'estrema velocità di risposta necessita di un breve periodo di adattamento.
Da notare inoltre che la punta consente un contatto costante e puntuale con la zavorra in fase di lancio, facilitando lanci arerei.
Come detto la sensibilità è irreale e la cima crea un cuscino con la preda consentendo l'impiego di terminali mediamente più sottili del normale, tutto a favore della sensibilità e del divertimento dell'utente.
La canna, una 4.35 mt tagliata in due sezioni uguali risulta estremamente equilibrata, i materiali utilizzati hanno consentito la costruzione di una punta di un peso molto contenuto, mentre il calcio ha una sezione correttamente sottile, senza cadere in estremismi che mettono in difficoltà
utenti con mani di dimensioni normali.
Non ci si faccia ingannare troppo dalla lunghezza, la dead tip infatti si annulla durante il lancio, portando la canna ai 4 metri reali gestibili da persone mediamente dotate sia fisicamente e tecnicamente.
Pur non essendo un test troppo indicativo sul campo in mano a nostri tester ha superato in maniera sistematica i 230 mt, con fili in bobina da pedana a testimonianza di una capacità balistica fuori dal comune, pur sottolineando che è una canna dedicata alla pesca, non pensata per gesti estremi da pedana che peraltro sconsigliamo.
In conclusione, l'attrezzo è estremamente sofisticato e divertente, superando il concetto di due pezzi pesanti ed impegnative strizzando
l'occhio ad una sensibilità incredibile ed ad una polivalenza estrema.
Di serie montata con portamulinello a vite ma su richiesta può essere fornita anche con coaster. L'anellatura è comunque ibrida ed idonea sia da fissa che da rotante